La Dichiarazione dei Redditi delle Persone Fisiche: Mod. 730 e Mod. Redditi (ex Unico)

AG Servizi
6 min readApr 9, 2019

La dichiarazione dei redditi

Ogni anno, ai fini della Imposta sul reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), lavoratori e pensionati (in presenza di determinati redditi) devono presentare una dichiarazione che riepiloghi tutti i redditi prodotti e posseduti nell’anno precedente.

Dopo l’invio telematico della Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate e dopo la successiva consegna del modello CU 2019 ai percipienti prende ufficialmente il via la stagione della dichiarazione dei redditi 2019.

Si parte con la pubblicazione del mod. 730 precompilato il 15 aprile, fino ad arrivare alla scadenza del 30 settembre per la presentazione del modello Redditi PF.

La dichiarazione dei redditi è l’atto attraverso cui i contribuenti dichiarano al Fisco qual è la loro situazione reddituale, ossia i redditi che hanno percepito durante l’anno precedente e in relazione al periodo di imposta. A seguito di questa dichiarazione vengono quindi calcolate le tasse che sono dovute all’Agenzia delle Entrate: il risultato della dichiarazione, infatti, può dar luogo ad un debito o ad un credito d’imposta.

La dichiarazione comprende tutti i redditi: quelli di lavoro e di pensione, quelli di terreni e fabbricati, quelli di capitale (cioè derivanti da investimenti tassati), quelli di lavoro autonomo e di impresa, quelli diversi, cioè non classificati altrove ma comunque percepiti nell’anno.

Nella dichiarazione dei redditi si fanno valere anche tutti i versamenti dell’imposta effettuati a titolo di acconto (ritenute alla fonte, versamenti
diretti) e tutte le spese e/o tutte le condizioni personali che danno diritto a benefici fiscali.

Benefici della presentazione della dichiarazione dei redditi

Anche coloro che non sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi, hanno la facoltà di presentarla al fine di ottenere benefici quali:

recupero ritenute versate in eccesso (i casi più frequenti sono:

  • detrazioni per familiari a carico spettanti e non riconosciute
  • lavoratori stagionali/precari con contratto di lavoro a tempo determinato e reddito fino a euro 8.000 che hanno subito ritenute
  • lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato e reddito fino ad euro 8.000 che hanno subito ritenute);

recupero oneri detraibili o deducibili (il pensionato o il dipendente che abbia sostenuto spese relative a oneri deducibili o detraibili e intenda farli valere, può compilare la dichiarazione dei redditi ottenendo il rimborso di una parte o di tutte le ritenute subite);

recupero acconti IRPEF (il contribuente che abbia versato nel corso dell’anno uno o più acconti d’imposta, calcolati in base ai redditi dell’anno precedente e non sia più obbligato alla presentazione della dichiarazione, può presentarla al solo fine di ottenere il rimborso dell’acconto);

recupero eccedenze anno precedente (il contribuente non più obbligato alla dichiarazione ma che abbia presentato il modello Unico nell’anno
precedente esponendo un’eccedenza IRPEF e/o addizionali all’IRPEF, può recuperarle presentando la dichiarazione);

tassazione premi di produzione (il lavoratore dipendente che ha percepito redditi derivanti da premi di produzione, ha facoltà di optare, se più vantaggiosa, per una tassazione differente da quella applicata dal sostituto d’imposta e certificata nel mod. CU).

Chi deve presentare la dichiarazione dei redditi

In linea generale, sono sempre obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi:

  • I soggetti che hanno conseguito redditi nell’anno oggetto di dichiarazione e non rientrano nei casi di esonero;
  • I soggetti titolari di Partita IVA anche nel caso in cui non abbiano conseguito alcun reddito nell’anno di riferimento.

In particolare, l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi riguarda i seguenti soggetti:

  • titolari di partita IVA anche se nell’anno di riferimento non hanno prodotto redditi;
  • soggetti che nel corso dell’anno hanno avuto più di un datore di lavoro, che hanno ricevuto più Certificazioni Uniche e per i quali l’imposta dovuta è superiore a 10,33 € (a meno che non si abbia chiesto, al momento del cambio di datore di lavoro, al subentrante di effettuare il conguaglio con le ritenute applicate dal primo datore; se invece non si è chiesto il conguaglio al datore di lavoro subentrante è necessario fare la dichiarazione dei redditi);
  • lavoratori dipendenti che hanno percepito indennità o somme dall’INPS (come la disoccupazione) o da altri Enti sulle quali non sono state applicate ritenute (N.B.: l’ obbligo di presentare la dichiarazione c’è soltanto se erroneamente non sono state effettuate le ritenute, o se non ricorrono condizioni di esonero);
  • lavoratori domestici (colf, badanti e babysitter);
  • lavoratori ai quali sono state erogate detrazioni d’imposta o deduzioni dal reddito non dovute, come nel caso del bonus Renzi di 80 euro (a tal proposito si consiglia di leggere l’approfondimento sui casi di restituzione);
  • contribuenti che hanno percepito redditi da tassare con imposta sostitutiva;
  • contribuenti che hanno percepito redditi soggetti a tassazione separata corrisposti da soggetti non tenuti ad applicare la ritenuta alla fonte a titolo di imposta;
  • contribuenti che non hanno pagato nel corso dell’anno le addizionali Irpef comunali e regionali, che verranno quindi calcolate con la dichiarazione dei redditi.

Chi è esentato dal presentare dichiarazione dei redditi

A tal riguardo rimando al mio post specifico sui casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Le due tipologie di dichiarazione dei redditi

Sono previste due tipologie di dichiarazione:

  1. il Mod. 730;
  2. il Mod. Redditi (ex Unico).

Solitamente chi possiede i requisiti per compilare il mod. 730, può in alternativa compilare il mod. REDDITI; al contrario, invece, nella maggioranza dei casi, chi presenta il mod. REDDITI potrebbe non possedere i requisiti per accedere al mod. 730.

Chi può presentare il Mod. 730

Possono utilizzare il modello 730 i contribuenti che sono lavoratori dipendenti o pensionati, persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, lavoratori con contratto di collaborazione, persone impegnate in lavori socialmente utili, titolari di cariche pubbliche elettive.

In particolare con il 730 si possono dichiarare solo alcune tipologie di reddito percepito nel 2018:

  • redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (es. co.co.co. e contratti di lavoro a progetto);
  • redditi dei terreni e dei fabbricati;
  • redditi di capitale;
  • redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA (es. prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente);
  • redditi diversi (es. redditi di terreni e fabbricati situati all’estero);
  • alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata, indicati nella sezione II del quadro D.

Possono utilizzare il 730 per dichiarare i redditi percepiti nel 2018 anche i contribuenti che nell’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi percepiscono indennità sostitutive di reddito da lavoro dipendente, come la mobilità o la NASPI, nonché gli insegnanti, i giudici costituzionali, parlamentari o altre cariche pubbliche elettive.

I contribuenti sopra elencati possono presentare il modello 730 precompilato o ordinario anche in mancanza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio.

Il modello 730 senza sostituto precompilato va presentato direttamente all’Agenzia delle entrate ovvero a un Caf o a un professionista abilitato.

Il modello 730 senza sostituto ordinario va presentato a un Caf o a un professionista abilitato.

Non possono utilizzare il modello 730 e devono presentare Modello REDDITI:

  • i contribuenti che nel 2018 hanno posseduto redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione o redditi di lavoro autonomo con partita IVA,
  • i contribuenti che devono presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: IVA, Irap, Mod. 770 semplificato e ordinario,
  • i contribuenti non residenti in Italia, nel 2018 e/o 2019;
  • gli eredi di contribuenti deceduti.

Il modello REDDITI è un modello tramite il quale è possibile presentare diverse dichiarazioni fiscali.

Sono previste 4 tipologie di modelli REDDITI distinte per i diversi soggetti interessati alla compilazione:

  • REDDITI/PF riservato alle persone fisiche;
  • REDDITI/ENC riservato agli enti non commerciali ed equiparati;
  • REDDITI/SC riservato alle società di capitali, enti commerciali ed equiparati;
  • REDDITI/SP riservato alle società di persone ed equiparate.

Il saldo a debito delle imposte che scaturiscono dal modello REDDITI, deve essere versato direttamente dal contribuente (versamenti in autotassazione) utilizzando il Modello F24 tramite banca, posta o, nei casi in cui la legge lo impone, attraverso i sistemi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

Il saldo a credito delle imposte che scaturiscono dal modello REDDITI può essere:

  • chiesto a rimborso;
  • lasciato a credito per essere utilizzato in diminuzione di imposte eventualmente dovute per l’anno in corso o per l’anno successivo (eccedenze).

Non può essere presentato in forma congiunta.

Come si compila la dichiarazione dei redditi

La dichiarazione si compila indicando a ciascun quadro il reddito corrispondente.

La sommatoria dei redditi posseduti e riportati nei vari quadri costituisce il reddito complessivo, al quale devono essere sottratte le deduzioni spettanti. Sommati tutti i redditi e sottratti gli oneri deducibili (ad esempio, le spese mediche, gli interessi passivi sulla prima casa), si ottiene il Reddito Imponibile, cioè il reddito sul quale si calcola l’imposta, secondo gli scaglioni di reddito, attualmente previsti dalla Legge 296/2006, riassunti nel seguente schema:

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